martedì 11 ottobre 2016

Step 04 - Il colore Tè Verde nella Mitologia

Il colore "tè verde", più comunemente associato alla bevanda omonima, come ben sappiamo conosce il suo sviluppo soprattutto in Paesi come la Cina e il Giappone, ed è proprio in questi due Paesi che nasce la mitologia riguardante questa miracolosa bevanda, e di conseguenza anche del suo colore.

Nella mitologia cinese si narra che l'imperatore Shen Nung, personaggio mitologico che aveva "inventato" l'agricoltura, vissuto più di 2500 anni prima di Cristo e che aveva l'abitudine di bollire l'acqua prima di berla, un giorno, mentre dormiva sotto un arbusto di tè in una giornata ventosa, al risveglio trovò il tè pronto, lo assaggiò e ne trasse grandi benefici spirituali e fisici.
Ancora oggi il tè verde è considerata una bevanda terapeutica, e il suo colore, se correttamente usato negli ambienti, induce in uno stato di tranquillità spirituale, rilassando i nervi e riducendo lo stress (questo può ridurre la probabilità di avere tumori o cancro).


L'imperatore Shen Nung


Sempre nella mitologia cinese abbiamo un altro episodio riguardante il tè verde: il mito narra della siccità che colpì il villaggio di Dragonwell nel 250 A.D.; i preti taoisti del villaggio dissero agli abitanti che se loro avessero pregato per il drago (verde) che viveva nella vicina campagna, esso avrebbe portato la pioggia. Così fu.
Il drago nella mitologia cinese ha un ruolo importante, soprattutto la raffigurazione del drago verde, che oltre a significare rinascita, vita e fertilità della natura, è legato anche al mito della vita eterna, secondo le teorie taoiste.
Dragonwell oggi è il nome di una delle più famose tipologie di tè verde.


                               Un drago verde cinese                              Il tè verde Dragonwell


Secondo la mitologia indiana a scoprire il tè verde e i suoi miracolosi benefici fu Bodhidharma, un personaggio mitologico a cui si attribuisce la creazione delle teorie Zen (di cui il verde chiaro/tè verde è uno dei principali colori riguardanti le pratiche spirituali e rigenerative); egli un giorno aveva deciso di non dormire e di meditare per sette anni, ma arrivato al quinto anno cominciò ad avere sonno e così, guidato da un forte impulso, prese delle foglie di un vicino arbusto (una pianta da tè), le masticò e, riprendendosi, porto a termine il suo proposito.
Si nota che, anche nella mitologia indiana, al tè verde sono associate caratteristiche benefiche sia per il corpo che per la mente.


Bodhidharma in meditazione

Infine, nella mitologia giapponese la scoperta del tè verde è attribuita a Daruma (il personaggio mitologico che ha dato il nome all'omonima bambola che aiuta a realizzare i propri desideri). Si narra che durante le sue meditazioni si addormentasse e si distraesse sovente, sognando momenti beati e piacevoli e che, una volta sveglio, si fosse infuriato con sé stesso, al punto di strapparsi le palpebre e di sotterrarle, così da non dormire mai più: è da queste ultime che sarebbe nata la pianta del tè. (Nella tradizione buddhista, invece, Daruma viene sostituito da Buddha).
Anche nella tradizione giapponese, quindi, si attribuisce al colore tè verde una simbologia riguardante la fertilità del terreno, la natura e la crescita.




Una bambola Daruma


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